L'aroma inconfondibile del tè by Maria Elisabetta Giudici

L'aroma inconfondibile del tè by Maria Elisabetta Giudici

autore:Maria Elisabetta Giudici [Maria Elisabetta Giudici]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2023-02-28T23:00:00+00:00


Capitolo 8

L’incarico

Qualche ora dopo fui convocata in salotto, dove trovai Anne Louise sprofondata in una poltrona di velluto rosso, davanti a un tè che aveva bollito per ore e a un vassoio di pasticcini alle mandorle. Difendeva la sua casa dalla luce del sole con pesanti tendaggi e la illuminava con così tante candele colorate che a prima vista mi sembrò di essere ospite di una chiromante.

Mi mostrò le felci rigogliose che ornavano gli angoli della sua dimora, la cucina immacolata e un lettone di mogano arricchito da un copriletto color rubino, con tanto di baldacchino progettato da un ingegnere tedesco un po’ pazzo.

All’improvviso un bisbiglio. Eccolo di nuovo. Quasi una voce.

Arrivava da lontano, ma si faceva via via più vigorosa e chiara. Il tono grave e solenne corse come un brivido lungo la mia schiena. Il ritmo lento e biascicato era quello di una litania che si prolungava nel tempo, si interrompeva un attimo e riprendeva, ugualmente intensa. Ecco un’altra voce. E poi un’altra ancora. In breve, cantilene cariche di spiritualità avvolsero i tetti della città.

I muezzin stavano chiamando i fedeli alla preghiera.

«Mia cara, devi sapere che il nostro lavoro di spie ha una sua legge morale: è giustificato dai risultati, quindi dai miei uomini pretendo la perfezione. Dobbiamo vivere senza comprensione e convivere con la durezza, niente indulgenze con noi stessi, nessuna morale con gli altri. All’esterno dobbiamo mentire, su di noi, su tutto, ma dobbiamo comunque aderire ai consueti codici di comportamento. E poi ricorda sempre, Florence: non possiamo essere meno spietati del nostro avversario solo perché la politica del nostro governo è benevola. Sarebbe inammissibile e perdente. Allora! Veniamo a noi» disse sospirando. «C’è un uomo sulla quarantina, un imprenditore, un francese. Dovrai trovare il modo di avvicinarlo ed entrare in intimità con lui. Il suo nome è Prosper Enfantin. Fra tre giorni arriverà ad Alessandria e si sistemerà in città all’hotel Al Maghraby, dove alloggerai anche tu. Il direttore è dei nostri e tu sarai una mia nipote in viaggio di piacere. Dovrai muoverti come un’ombra. Piedi leggeri e piccoli passi, discreta, silenziosa e attenta in ogni momento. Non prendere iniziative, registra tutto ciò che senti, apri bene le orecchie e spegni il cervello. Una delle cameriere ti affiancherà, è una nostra agente. Sarà lei a contattarti, e… nessuna amicizia, di nessun genere, se non con il nostro uomo. Il nome in codice dell’operazione è “acqua del deserto”. Non dimenticarlo.»

Feci per alzarmi. «E come dovrei avvicinarlo?»

«Non lo so esattamente» Anne Louise esitò. «Pensavo che magari potresti fartelo amico. Sei una ragazza attraente, penso che sia facile per te.»

«Che cosa intendete per “farmelo amico”?»

«Questo sta a te.»

«Capisco» improvvisamente avevo cambiato tono di voce. «E per quale motivo dovrei farmelo amico?»

«Insomma, Florence, vuoi farlo oppure no? Il resto lo saprai a tempo debito.»

Riflettei un attimo. «Penso che non ci sia niente di male nel farsi amico un uomo.»

«Bene. Un’ultima cosa, Florence: infrangi una sola delle mie regole e sarai licenziata. Alessandria è piena di gente affamata che non vede l’ora di prendere il tuo posto.



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